Valutazioni neuropsicologiche

Sebbene la neuropsicologia clinica sia una disciplina di nuovo sviluppo e in continua evoluzione, la valutazione neuropsicologica ha rapidamente acquisito lo status di esame clinico di rilievo. Ciò innanzitutto perché una valutazione neuropsicologica accurata e approfondita permette di ottenere un quadro completo del profilo cognitivo e comportamentale del paziente, considerandone i punti di forza e di debolezza neuropsicologici, ma non solo: una valutazione accurata permette, di fatto, di contribuire alla diagnosi differenziale neurologica o psichiatrica, nei casi in cui la mera fenomenologia sintomatologica non permette di discriminare fra più possibili alternative diagnostiche.

La stesura di un referto esaustivo consente, inoltre, di attestare in sede peritale la presenza di danni neuropsicologici (in seguito, ad esempio, a un incidente stradale).

Infine, una valutazione approfondita permette di contribuire alla stesura di un piano di trattamento riabilitativo cognitivo, con conseguente misurazione dell’efficacia dell’intervento.

Una valutazione neuropsicologica accurata e approfondita si compone delle seguenti fasi:

  • Le attività che precedono l’incontro con il paziente
  • L’intervista clinica
  • La somministrazione di test neuropsicologici
  • Lo scoring, l’organizzazione e l’interpretazione dei risultati dei test
  • La scrittura del referto neuropsicologico
  • La restituzione

All’interno di questo percorso, è importante che il neuropsicologo mantenga un ruolo separato e distinto da quello di altre figure professionali.

Da quanto descritto appare evidente come la valutazione neuropsicologica non si riduca alla mera somministrazione di test cognitivi: la somministrazione dei test, infatti, costituisce solo una fase, per quanto importante, del complesso percorso di valutazione.

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