
Rilassarsi prima di andare a dormire è una delle abitudini più importanti per garantire un sonno di qualità.
Quando arriviamo alla sera con ancora addosso lo stress della giornata, la mente continua a elaborare pensieri e preoccupazioni, impedendo al corpo di abbandonarsi al riposo.
Lo stato di tensione mentale e fisica può causare difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni e un sonno poco rigenerante.
Una buona routine serale di rilassamento aiuta il sistema nervoso a rallentare, facilitando il passaggio dallo stato di allerta alla fase del sonno.
Tecniche semplici come la respirazione profonda, la meditazione o anche solo un momento di silenzio possono attivare i meccanismi naturali del corpo legati al riposo.
Inoltre, prendersi del tempo per sé stessi prima di dormire contribuisce a ridurre l’ansia notturna e migliora la capacità di affrontare con lucidità la giornata successiva.
Integrare nella propria quotidianità tecniche di rilassamento mentale e fisico è quindi un passo fondamentale per dormire bene e prendersi cura del proprio benessere psicologico.
Un piccolo gesto serale può fare la differenza per il nostro equilibrio complessivo.
7 tecniche di rilassamento efficaci prima di dormire
Esistono diverse strategie per dormire meglio che non richiedono farmaci o strumenti complessi: si tratta di approcci semplici, ma che traggono origine da principi psicologici efficaci, che aiutano corpo e mente a prepararsi al sonno.
Analizziamo insieme sette tecniche di rilassamento supportate dalla pratica clinica, ognuna delle quali agisce su un piano specifico: dal respiro alla postura, dal pensiero all’ambiente.
1) Respirazione profonda e diaframmatica
Tra gli esercizi di rilassamento più semplici ma allo stesso tempo più efficaci, la respirazione diaframmatica permette di rallentare i ritmi del corpo e della mente in modo naturale.
A differenza della respirazione superficiale, che coinvolge solo la parte alta del torace, quella diaframmatica attiva il respiro profondo e lento, stimolando il sistema nervoso parasimpatico, che regola il rilassamento.
Bastano pochi minuti, in posizione comoda, con attenzione al movimento dell’addome, per avvertire un senso di rilassamento muscolare e quiete mentale.
Non serve forzare: è l’ascolto del proprio ritmo che crea lo spazio per il sonno.
2) Meditazione guidata e body scan
Quando la mente è affollata di pensieri e il corpo teso, una meditazione guidata per dormire può diventare un alleato prezioso.
Non è necessario avere esperienza: bastano cuffie, una voce rassicurante e qualche minuto per seguire un percorso che aiuta ad abbracciare il momento presente.
Il body scan, in particolare, accompagna l’attenzione in ogni parte del corpo, favorendo una consapevolezza gentile e lasciando andare, poco alla volta, le tensioni.
È una pratica che unisce mindfulness e rilassamento guidato, trasformando l’atto di addormentarsi in un rituale di ascolto.
3) Rilassamento muscolare progressivo
Questa tecnica, sviluppata negli anni ’30 dal dottor Jacobson, si basa su un principio tanto semplice quanto efficace: tendere volontariamente un gruppo muscolare per alcuni secondi, e poi lasciarlo andare.
Così facendo, si impara a riconoscere la differenza tra tensione e rilassamento, sviluppando una maggiore consapevolezza del corpo.
Il rilassamento muscolare progressivo è particolarmente utile per chi somatizza lo stress o si porta nel letto spalle contratte, mascella serrata, o gambe rigide.
Praticato con regolarità, diventa una vera e propria educazione al rilascio fisico.
4) Visualizzazione positiva
La mente non distingue tra ciò che immaginiamo intensamente e ciò che viviamo davvero.
Per questo la visualizzazione positiva è una tecnica tanto utile: chiudere gli occhi e immaginare un luogo sicuro, una scena serena, una situazione che infonde pace, può ridurre l’attivazione mentale e riportare calma.
Non serve una fantasia vivida, ma solo la volontà di dirigere l’attenzione verso immagini che evocano benessere.
In psicologia, questa tecnica è spesso usata per la gestione dello stress: di sera, può diventare una via dolce per entrare nel sonno attraverso un viaggio mentale rilassante.
4) Scrittura espressiva o journaling serale
Scrivere non è solo mettere nero su bianco i pensieri: è un modo per dare forma alle emozioni, alleggerire la mente e creare uno spazio interiore di ordine.
Il journaling serale (puoi approfondire qui), anche solo per cinque minuti, permette di separare ciò che ci ha colpito durante il giorno da ciò che vogliamo portare nel sonno.
Annotare una preoccupazione, un ricordo positivo o una semplice gratitudine aiuta a gestire i pensieri ossessivi e a ritrovare un centro emotivo.
È un gesto intimo, ma anche un potente strumento terapeutico, soprattutto se ripetuto con costanza.
6) Stretching dolce e movimenti lenti
Il corpo conserva tutto ciò che la mente ha attraversato, e a fine giornata può risultare contratto, affaticato o semplicemente rigido.
Con pochi movimenti consapevoli, eseguiti lentamente e con respiro profondo, lo stretching serale scioglie le tensioni e comunica al sistema nervoso che è ora di lasciar andare.
Non è necessario praticare yoga: bastano alcune rotazioni delle spalle, piegamenti delicati, o esercizi che allungano la schiena e le gambe.
Il rilascio fisico che ne deriva favorisce un rilassamento corpo mente immediato e prepara al sonno in modo naturale.
7) Routine del sonno e ambiente favorevole
La nostra mente ama la prevedibilità.
Avere una routine notturna coerente – luci soffuse, orari regolari, attività rilassanti – aiuta il cervello a comprendere che si avvicina il momento del riposo.
Questo vale anche per l’ambiente: temperatura giusta, assenza di rumori e stimoli visivi, letto comodo.
Tutti elementi che rientrano nei principi dell’igiene del sonno e che contribuiscono a sincronizzare il ritmo circadiano.
Una buona routine non è rigida, ma costruita su piccoli gesti che diventano familiari: leggere qualche pagina, spegnere i dispositivi, respirare in silenzio.
Così il sonno diventa una naturale conseguenza, non un traguardo da rincorrere.
Le Tecniche di Rilassamento per Dormire non bastano? Ecco cosa fare

Non sempre le tecniche di rilassamento sono sufficienti.
In alcuni casi, nonostante l’impegno personale e una routine notturna ben strutturata, si continua a sperimentare difficoltà persistenti ad addormentarsi, risvegli frequenti o un senso di stanchezza che accompagna tutta la giornata.
Quando il disturbo si protrae nel tempo, è importante non ignorare i segnali e prendere in considerazione l’idea di chiedere un supporto psicologico qualificato.
L’insonnia cronica, così come altri disturbi del sonno, può infatti essere il sintomo di un disagio più profondo: ansia latente, ruminazioni costanti o conflitti emotivi irrisolti.
È in questi casi che l’aiuto di un professionista diventa prezioso.
Rivolgersi a un psicologo per dormire meglio non significa “aver fallito” con i metodi naturali, ma compiere un passo consapevole verso il proprio benessere.
Un percorso terapeutico mirato può aiutare a distinguere le cause psicologiche da quelle comportamentali, e offrire strumenti personalizzati per affrontare le difficoltà.
Se il sonno diventa una fonte di frustrazione costante, la terapia per l’ansia e la psicoterapia dei disturbi del sonno possono restituire equilibrio e serenità al riposo notturno.
Dormire bene si può, un passo alla volta
Il sonno di qualità non è un traguardo irraggiungibile, ma il risultato di piccole scelte quotidiane orientate al benessere psicologico.
Riconoscere l’importanza del riposo notturno significa dare valore al proprio equilibrio, fisico ed emotivo.
Non esiste una formula unica: ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra.
Ma costruire una propria routine serale, ascoltare i segnali del corpo, e adottare tecniche di rilassamento efficaci è già un primo passo concreto per dormire meglio.
In alcuni momenti della vita, tuttavia, può essere utile andare oltre le strategie individuali.
Quando il sonno continua a essere disturbato e il riposo non arriva, è importante sapere che esistono percorsi di psicologia del sonno pensati per aiutare a comprendere cosa accade dentro di noi.
Rivolgersi a un professionista è un gesto di responsabilità verso il proprio equilibrio mentale.
Dormire bene significa vivere meglio: investire sulla qualità del sonno è un modo per migliorare la qualità della vita e ristabilire quella connessione profonda tra mente e corpo di cui tutti abbiamo bisogno per sentirci davvero in equilibrio.